tag:blogger.com,1999:blog-30559802651444869152024-03-08T11:51:03.444-08:00Point@: un progetto di realtà aumentataAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/05924154632792224828noreply@blogger.comBlogger2125tag:blogger.com,1999:blog-3055980265144486915.post-91164624297076471752013-03-13T01:46:00.001-07:002013-03-13T02:27:03.110-07:00Convegno ATEE 2013: presentazione del progetto<iframe src="http://www.slideshare.net/slideshow/embed_code/17158110" width="427" height="356" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no" style="border:1px solid #CCC;border-width:1px 1px 0;margin-bottom:5px" allowfullscreen webkitallowfullscreen mozallowfullscreen> </iframe> <div style="margin-bottom:5px"> <strong> <a href="http://www.slideshare.net/LauraFedeli/a-study-on-realvirtual-relationship-through-mobile-augmented-reality-applications-17158110" title="A study on real/virtual relationship through mobile augmented reality applications" target="_blank">A study on real/virtual relationship through mobile augmented reality applications</a> </strong> from <strong><a href="http://www.slideshare.net/LauraFedeli" target="_blank">Laura Fedeli</a></strong> </div>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/05924154632792224828noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-3055980265144486915.post-43480293128938310592013-02-27T02:05:00.000-08:002013-03-01T01:23:51.741-08:00Il progetto: premessa <br />
<div class="normal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Secondo la visione ecologica di Pachler (2010) la scuola e i processi di insegnamento/apprendimento devono
necessariamente assimilare e interpretare le pratiche culturali dell’uso dei dispositivi
mobili (iPAD, iPhone etc). </span><span style="font-family: Georgia; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="normal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">La realtà aumentata (RA) nelle sua
definizione più ampia, che implica il superamento dei dispositivi cosiddetti <i>head-mounted displays</i> (HMD) e <i>head-up displays </i>(HUD), è connessa ad
ogni situazione in cui un ambiente in qualche modo “reale” è “aumentato” grazie
a un oggetto virtuale (Milgram, Kishino, 1994). Azuma (1995) propone
un’ulteriore espansione del significato legato a tale sintagma sottolineandone
tre caratteristiche: 1) è un sistema che combina “reale” e “virtuale”, 2) è
interattivo in modo sincrono, 3) si configura come tridimensionale. Emerge,
quindi, la necessità di una nuova relazione tra ciò che viene comunemente
definito come “reale” e ciò che viene fruito come “virtuale”. </span><span style="font-family: Georgia; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="normal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia; font-size: 12.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman";">Il ponte che lega la realtà tangibile a
quella virtuale è il campo nel quale si muove la sperimentazione. L’obiettivo è
di determinare se l’uso di applicazioni di RA in un contesto formale di
apprendimento, attraverso l’uso di un i-PAD, può creare nei discenti nuove
percezioni del concetto di “realtà” e del suo rapporto con il mondo virtuale e,
conseguentemente, far emergere nuove pratiche in studenti di scuola primaria. <o:p></o:p></span></div>
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